Brianza, da Fratelli d’Italia a Fardelli d’Italia. Per Rosario Mancino da Agrate Brianza il passo è breve. Anzi nullo. Che la destra della Brianza non fosse pronta per le Primarie avevo qualche dubbio. Dopo il comportamento di uno dei suoi dirigenti locali (molto locali, Mancino appunto) il dubbio sull’impreparazione si è trasformato in certezza. Evidentemente i suoi capi (di Mancino) hanno talmente considerazione del ras di Agrate Brianza che nemmeno lo avvisano delle decisioni prese. Visto quello che aveva combinato nei giorni precedenti il weekend di voto, come dar loro torto. Le palle sono quelle che Mancino racconta ai suoi accoliti per nascondere le sue carenze strutturali. A cominciare dalla messa in lista dei grandi elettori di una non iscritta al partito. Cosa vietata prima ancora che dal regolamento, dal buon senso. Antonella Rapisarda, la nipote dell’ex assessore monzese Lucia Arizzi da Paternò grande amica di Ignazio La Russa, è stata avvisata con una mail, poi girata ad altri responsabili di Fratelli d’Italia, che non potrà essere della partita proprio perché non iscritta. Certo poi uno può nascere tondo o tonto come scrive Mancino del sottoscritto pensando di essere spiritoso. Ma adesso che ci penso bene, Mancino è spiritoso. Anche senza bisogno scrivere. Basta solo vederlo all’opera perché faccia ridere…
Marco Pirola