Brianza: Giove, si feriva da solo per dimenticare i maltrattamenti

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Brianza: Giove, si feriva da solo per dimenticare i maltrattamenti. Si è morso la coda e le zampe fino a renderle irriconoscibili, fino ad ammalarsi e per questo ad essere abbandonato dal cosiddetto “padrone”. I volontari del canile comunale di Velletri, in provincia di Roma, lo hanno trovato che vagava per la campagna con la coda in cancrena e le ferite purulente. Giove, bellissimo rottweiler di 2 anni che solo la stupidità umana ha rischiato di rendere una bestia feroce o un fantasma di cane, sta uscendo dall’incubo. E ora ha bisogno di una famiglia che gli insegni cosa vuol dire essere amato. È un appello rivolto a persone davvero speciali e con esperienza quello per Giove, cucciolone buonissimo e dalla vita fino ad oggi molto sfortunata. C’è voluta infatti una visita veterinaria per capire che le ferite che lo costellavano se le era inflitte da solo, probabilmente a causa di spazi angusti e catena, ma soprattutto che era a tal punto disperato da dissociarsi dal resto del corpo fino a considerare le sue stesse zampe come degli esseri altri in grado di attaccarlo o di rubargli la pappa. Una vicenda che dimostra fino a che punto un animale può star male in condizioni di deprivazione e maltrattamento.

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LE CURE – Dopo il ritrovamento, Giove è stato immediatamente curato, la coda gli è stata asportata e ha dovuto seguire una lunga cura antibiotica per guarire dalle ferite e dalle infezioni. Purtroppo, come spiegano i volontari di Velletri, guarite le ferite del corpo, ora è necessario aiutarlo a recuperare fiducia e amore. Giove è sanissimo e buono. Gli esami cui è stato sottoposto (risonanza magnetica al cervello e alla colonna vertebrale ed elettromiografia) hanno dato esito negativo. La diagnosi del neurologo ha chiarito che Giove ha sofferto per i maltrattamenti, ma a tal punto da dissociarsi da se stesso fino a percepire alcune parti del suo corpo come estranee da sé. Il veterinario comportamentalista ha già prescritto dei farmaci e degli esercizi da svolgere quotidianamente per permettere a Giove di rientrare in contatto con la realtà, come ad esempio eliminare la ciotola (che gli causava attacchi alle sue stesse zampe) e spargere il cibo in terra in modo da farlo mangiare più lentamente e tranquillamente. Naturalmente la cura migliore per lui sarebbe però quella di uscire dal canile e di trovare al più presto una mamma e/o un papà disposti ad accoglierlo e ad amarlo come merita. A breve Giove arriverà a Brescia dove un’associazione è già pronta ad aiutarlo per l’adozione, ma l’appello per lui è rivolto a tutti. Naturalmente si tratta di un cane che ha bisogno di molta attenzione e di molto affetto.

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L’ADOZIONE IDEALE – Per Giove l’ideale sarebbe una casa con giardino e una famiglia presente che non lo abbandoni all’esterno della casa, aumentando in questo modo il suo senso di abbandono. Ha bisogno di giocare e di avere punti fermi e ritmi quotidiani. Soprattutto ha bisogno di tanto amore. “Questo non è un appello facile da scrivere – spiegano i volontari di Velletri –  perchè ci sono molte cose che vorremmo dire, perchè vorremmo far conoscere Giove al mondo, ma forse le parole non sono sufficienti. Sappiamo che questa è una missione impossibile, ma dobbiamo tentare per lui, siamo la sua unica speranza. Aiutateci attraverso le condivisioni a trovare una famiglia per Giove, una volontaria, un’associazione, CHIUNQUE sia in grado e possa prendersi cura di lui… abbiate pietà di lui, non merita altro male”. Giove è bravissimo al guinzaglio e in macchina. Non verrà presa in considerazione nessuna richiesta per un cane da guardia perché Giove non ha bisogno di questo. Naturalmente il percorso di adozione sarà seguito dai volontari. Per informazioni è possibile contattare via facebook Roberta Gotti inviandole un messaggio attraverso la posta del social network.

Simona Calvi 

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