Brianza, Forza Italia riunione in osteria. Dario Allevi stasera (martedì 20 ndr) porta tutti all’osteria e lancia un appello agli “incazzati” del partito azzurro. Per una lira avrebbe cantato Lucio Battisti. All’osteria Lira di via Amati a Monza la riunione carbonara dei fedelissimi del presidente della ormai morente Provincia della Brianza. Dario Allevi non ha digerito che i vertici del partito gli abbiamo preferito alla direzione provinciale di Forza Italia il più “fresco” Fabrizio Sala. Le dimissioni per forzare la mano si sono rivelate un boomerang per lui che si è ritrovato al tavolo delle trattative con Paolo Romani senza carte da giocare. Da qui l’idea di forzare la mano ad un pugno di giorni dal voto e radunare gli scontenti attorno al tavolo dell’osteria in Monza. Solo che all’appello dell’ormai ex presidente hanno risposto in pochi. La fedelissima Martina Sassoli, assessoire all’Ambiente in via Grossi, che si è occupata della location. Alberto Grisi, nominato cinque anni fa titolare del bilancio, Cristiano Crippa, pure lui scelto da Allevi per l’Urbanistica e il “solito” Luca Magni da tempo incazzato con iol mondo. Ma come nel diritto canonico, in questo caso hanno pesato più le omissioni che le azioni. O meglio i no che Allevi ha ricevuto dopo aver fatto le telefonate di convocazione. La mossa di Allevi è un chiaro segnale alla dirigenza di Forza Italia della Brianza (leggi Fabrizio Sala), ma soprattutto nei confronti di Franco Giordano, assessore provinciale. Lo stesso che aveva giurato fedeltà alla causa di Allevi (diventare coordinatore provinciale di Forza Italia in Brianza) e assicurato al presidente che mai sarebbe entrato nei cinque del coordinamento provinciale. Salvo poi un’ora dopo dare la propria adesione all’iniziativa che ha portato ai vertici Fabrizio Sala. Nel tentativo di forzare la mano da parte di Allevi anche indiscrezioni sul suo imminente passaggio nel partito di Angelino Alfano. Insomma i mal di pancia all’interno di Forza Italia proprio alla vigilia elettorale sono tutt’altro che sopiti.
Marco Pirola
