Brianza in crisi, ma non in cucina. C’è un settore in italia e pure in Brianza che sembra non conoscere crisi alcuna. Sarà l’effetto master chef, sarà la voglia di evasione fatto sta che l’Italia e la Brianza sono in preda alla “cucinomania”.
LO STUDIO – Secondo i dati tratti da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza il cibo rappresenta una delle passioni che ancora tengono dell’Italia. Lo studio è stato realizzato sui dati Registro Imprese Italia e evidenzia come la Brianza la “cucinomania” sia quasi a livello di follia collettiva.
FATTORE CRISI – Una delle molle che hanno spinto verso questa passione è stata proprio la crisi che ha fatto esplodere la passione per i fornelli. Il settore della ristorazione in Italia è in crescita e non conosce recessione. Tra il 2009 e il 2014 il numero di attività commerciali, tra locali d’asporto, ristoranti, ambulanti, gelaterie, bar e pasticcerie è cresciuto del 12,7%.
I DATI – Se la variazione più elevata di percentuale in Italia si registra in Sicilia, a Palermo (+27,5%), si posiziona bene anche la Lombardia con Milano (+22,6%) e la Brianza. A Monza e Brianza infatti il numero di locali e attività legati alla ristorazione è cresciuto, in cinque anni, del 20,7%. Tra le nuove imprese della ristorazione iscritte nei primi nove mesi del 2014 in Italia, il 40,8% ha come titolare un under 35. Il 38,8% una donna e un’ impresa su cinque è guidata da uno straniero. Un dato che sale al 30,1% nella ristorazione con preparazione di cibi da asporto senza somministrazione, mentre il 44,4% delle nuove gelaterie e pasticcierie in Italia è “rosa”.