Brianza, il Comune di Brugherio sbaglia e noi paghiamo. Urbanistica rovente, fuori i nomi dei responsabili. Fuori i nomi di chi ha sbagliato e coperto la vicenda. Come è accaduto a Brugherio in Brianza. Come avevamo scritto noi di nuovabrianza, Il 13 febbraio scorso, il Tar della Lombardia ha definitivamente giudicato la questione di via Monte Cervino, annullando un permesso di costruire rilasciato dall’Amministrazione di Brugherio in Brianza, in violazione di precedenti convenzioni urbanistiche e condannando il Comune al pagamento delle spese legali. Una vicenda lunga due anni, che è costata oltre novanta mila euro fra spese legali e sanzioni comminate al Comune. In tutto tre sentenze (due per mancato accesso agli atti e una definitiva), quattro ordinanze del TAR e una del Consiglio di Stato. Tutte in censura decisa e forte verso l’operato dell’Amministrazione cittadina.
IL FATTO – Non si tratta solamente di una vicenda giudiziaria, ma di una vera e propria questione di responsabilità si chiede ora il Nuovo centrodestra di Brugherio che fa capo a Mariele Benzi e Massimo Pirola.”Com’è possibile che un Comune venga condannato due volte in meno di un anno per violazione del diritto di accesso agli atti, contro le stesse persone e in merito alla stessa vicenda? Com’è possibile che una Amministrazione comunale non cambi la propria posizione di fronte alle ripetute e gravi censure di un Tribunale e debba invece attendere di farsi definitivamente condannare, spendendo soldi pubblici? E ancora, com’è possibile che un Comune venga condannato per “palese violazione di giudicato”? Com’è possibile che un Comune si permetta di violare la Legge e i giudicati di TAR e Consiglio di Stato? A questo punto è chiaro che ci troviamo di fronte a un danno all’erario di dimensioni notevoli provocato alle casse comunali. Non basta più una revisione della posizione dell’Amministrazione: ora è troppo tardi. Vogliamo i nomi. Si facciano i nomi di coloro che hanno sperperato il denaro pubblico. Si facciano i nomi dei responsabili e li si deferisca al giudizio della Corte dei Conti”. Il Sindaco, come ufficiale dello Stato – sottolinea l’Ncd – ha l’onere, fra le altre cose, di vigilare sul rispetto delle sentenze e dei provvedimenti dei Tribunali. Questo evidentemente non è accaduto.