Brianza, addio Provincia, il sì della Camera. È arrivato oggi (giovedì per chi legge, ndr) il sì definitivo al disegno di legge Delrio che abolisce le Province e dà il via libera alle città metropolitane. Dopo il voto al Senato, il testo è ripassato dalla Camera dei deputati per le proposte di modifica intervenute in seconda lettura. Oggi il via libera definitivo. Le proposte di modifica sono state tutte respinte. La nuova legge dà il colpo finale così anche alla Provincia di Monza e Brianza. Niente rinnovo elettorale di primavera e niente più Palazzo Grossi. O meglio. Palazzo Grossi sarà trasformato, come previsto dalla legge, in un ente di secondo livello, con rappresentanti scelti dai Comuni del territorio. Niente più giunta né Consiglio provinciale così come sono ora. Soddisfazione è stata espressa dalla più parte del Pd (cosa che non faciliterà le cose sul territorio, a parte il Vimercatese già pronto ad organizzarsi con l’Unione dei Comuni che sbarcherà proprio questa sera in Consiglio comunale a Vimercate), mentre critici sono stati sia Forza Italia sia ovviamente, come previsto, il Movimento 5 Stelle che alla Camera ha esposto sui banchi dell’aula una serie di cartelli, sostenendo che proprio la legge Delrio causerà un moltiplicarsi di consiglieri e di poltrone. Il voto finale è stato di 260 sì e di 158 no, oltre a 7 astenuti. L’unico critico tra le file del Partito democratico, il monzese Pippo Civati che sul suo blog ha scritto: “Lo stesso accanimento che l’opinione pubblica destina ai consiglieri provinciali occorrerebbe anche per evasori e mafiosi. Eppure si toglie un gettare da poche decine di euro, ma non si toccano gli stipendi dei parlamentari”. Palazzo Grossi, dal canto suo, non ha ancora commentato. Pochi giorni fa il presidente Dario Allevi aveva lanciato un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano affinché non firmi il testo definitivo della legge.