Biassono: Prima edizione del concorso internazionale dedicato ad Antonia Pozzi
Biassono: Concorso “Antonia Pozzi”, la finale. Il prossimo 12 novembre, a Biassono, si svolgerà la cerimonia conclusiva del primo Premio internazionale intitolato alla poetessa milanese.
Biassono: Concorso “Antonia Pozzi” L’evento
Il premio è organizzato dalla società “La Fenice” di Diego De Nadai, attore e doppiatore, e della poetessa Caterina Silvia Fiore. L’obiettivo, quello di dare vita ad un momento che potesse celebrare la tormentata figura di Antonia Pozzi e la sua produzione.
Biassono: Concorso “Antonia Pozzi” La cerimonia
Il concorso è alla sua prima edizione ed è aperto ad autori italiani e stranieri. La cerimonia del 12 novembre si terrà a Villa Verri, messa a disposizione dal Comune. Presidente di giuria sarà Maria Teresa Infante, poetessa e scrittrice, ambasciatrice di Pace Universum Academy Switzerland. Naturalmente sarà aperta a tutti i biassonesi che potranno così assistere alla consegna dei riconoscimenti e alla lettura dei testi premiati. L’evento inizierà alle ore 15.
Biassono: Concorso “Antonia Pozzi” L’ospite
L’evento vedrà la partecipazione di un’ospite speciale, Suor Onorina Dini. Suor Onorina è discendente della famiglia Pozzi ed è considerata “l’archivio vivente” della poetessa scomparsa prematuramente. “È grazie alla sua persona e al suo lavoro meticoloso – spiegano gli organizzatori – se l’anima poetica di Antonia Pozzi si è risvegliata da un sonno che durata da troppi decenni, ingiustamente”. È stato proprio grazie alla religiosa che è stato possibile recuperare, oltre ai componimenti, anche gli oggetti di proprietà della poetessa oggi conservati al museo di Pasturo.
Biassono: Concorso “Antonia Pozzi” La biografia
Nata nel 1912 in un’agiata famiglia milanese, Antonia Pozzi inizia a scrivere le prime poesie ancora adolescente. Studia al liceo classico Manzoni dove intesse una relazione con il professore di latino e greco, Antonio Maria Cervi. Questo rapporto, intenso, viene stroncato nel 1933 dai genitori. Nel ’30 è all’Università Statale di Milano dove frequenta corsi con Enzo Paci, Luciano Anceschi e Remo Cantoni. Si laurea con una tesi su Gustave Flaubert. Antonia tiene un diario dove annota praticamente tutto. Ama le escursioni in bicicletta e la villa di famiglia a Pasturo, ai piedi delle Grigne. Qui scrive e studia nella solitudine. A 26 anni decide di togliersi la vita nel prato davanti all’abbazia di Chiaravalle. Nel biglietto d’addio parla di “disperazione mortale”. Il suo gesto scandalizza la famiglia: il padre distrusse il testamento e manipolò alcune delle sue poesie. È sepolta nel cimitero di Pasturo.
Simona Calvi