Autodromo Monza: guerra Sias, silurato Dell’Orto

Capelli e Radaelli si dimettono da Sias e il presidente Dell’Orto finisce nell’angolo come voleva Ecclestone

Autodromo Monza è iniziata la madre di tutte le battaglie. Per costringere Andrea Dell’Ortopresidente Sias ad andarsene, i soci della Spa che gestisce l’autodromo di Monza si sono dimessi dalla società chiedendo la convocazione dell’assemblea con all’ordine del giorno proprio la sostituzione di Dell’Orto. Quest’ ultimo resiste aggrappandosi alla politica. Spalleggiato da Fabrizio Sala, ras di Forza Italia in Brianza, propone la sostituzione dei due dimissionari con uomini di sua fiducia (tra cui un dirigente dell’assessorato allo Sport in Regione). Ma niente da fare. Tutto rimandato a breve. All’assemblea dei soci (70% Aci Milano e 30% Immobiliare Aci). Ma facciamo un passo indietro.

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AUTODROMO MONZA: LUNEDI’ – Pomeriggio di fuoco. Il Consiglio di amministrazione di Aci Milano delibera la revoca di Andrea Dell’Orto da presidente Sias per giusta causa (pesante richiesta per un amministratore…). Quattro righe per liquidare una gestione “fallimentare” da parte del duo Dell’Orto-Ferri. Giusta causa. Dietro al linguaggio burocratico, c’è un buco da due milioni di euro nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015. Il bilancio della società era stato chiuso in pareggio solo grazie all’intervento di Aci Immobiliare Milano uno dei due soci che compongono Sias.

AUTODROMO MONZA: MARTEDI’ – Ivan Capelli (presidente Aci Milano) ed Enrico Radaelli (presidente Aci Immobiliare) i proprietari di Sias, la società che controlla l’autodromo, si dimettono. Contemporaneamente parte la lettera in cui si chiede a Sias di indire un’assemblea dei soci con all’ordine del giorno la sostituzione del presidente e revoca dell’amministratore delegato Francesco Ferri. Sempre nella lettera si diffida il presidente e si intima di convocare immediatamente l’assemblea dei soci. Tutto doveva rimanere sotto silenzio per evitare speculazioni, ma Dell’Orto e Ferri ormai alle strette decidono di giocare la carta della politica. Frenetici contatti con Regione Lombardia e in particolare Fabrizio Sala (unico sponsor rimasto al duo ndr). Regione Lombardia ha sempre tentato di giocare un ruolo attivo nella partita autodromo Monza, una questione di influenza politica, ma sino ad ora è rimasta al palo. I milioni di euro che il Pirellone mette per entrare nel Consorzio Parco di Monza non sono destinati solo alla pista, ma al Consorzio che poi decide come impiegarli. Quei soldi non possono essere impiegati per pagare Ecclestone. Tradotto: servono a poco in questo momento e non si sa quando e in che quantità arriveranno.

Fabrizio Sala, vicepresidente Regione Lombardia
Fabrizio Sala, vicepresidente Regione Lombardia

 

AUTODROMO MONZA MERCOLEDI’ – Dell’Orto tira fuori dal cilindro la “cooptazione”. In sostituzione dei due dimissionari propone due nomi. Gian Angelo Bravo, direttore internazionalizzazione imprese e Cristina Colombo, direttrice dell’assessorato allo Sport di Regione Lombardia. Proposta bocciata dal Collegio dei revisori dei Conti che aveva ricevuto in precedenza una diffida da Aci Milano in cui si chiedeva di procedere senza indugi alla convocazione dell’assemblea dei soci e si sottolineava la non “perfetta aderenza alla legge (e non tanto allo statuto Sias) del meccanismo della cooptazione. Parere negativo e niente cooptazione.

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AUTODROMO MONZA: GIOVEDI’ – A questo punto ai due non rimane altro che far esplodere il bubbone. Il comunicato stampa della “strana coppia” Dell’Orto- Ferri fa scoppiare il bcaso. Dell’Orto rilancia: “Richiesta di revoca immotivata. La richiesta di revoca non ha una reale motivazione ed è perciò incomprensibile e infondata”. Peccato per lui che ci siano quei 2 milioni di euro che ballano, soldi che Aci Milano è pronta a chiedere conto se non altro dal punto di vista di gestione manageriale.

AUTODROMO MONZA: VENERDI’ – La data dell’assemblea dei soci ancora non è stata fissata, ma a fare da padrone oggi è la politica e l’estremo tentativo di Dell’Orto di rimanere in sella proprio grazie ai buoni uffici dei politici amici. Ecclestone da Londra ribadisce di essere pronto a firmare. Come ha sempre sostenuto, non è una questione di soldi, ma di uomini.

Marco Pirola

AUTODROMO MONZA: IL COMUNICATO STAMPA – Monza, 7 aprile 2016 – Il consiglio di amministrazione di SIAS spa, nel corso della riunione di questa mattina, ha preso atto delle dimissioni dei consiglieri Ivan Capelli e Enrico Radaelli in quota rispettivamente ACI e ACI Milano, e della contestuale richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci finalizzata alla revoca del presidente e amministratore delegato. L’assemblea sarà convocata nei prossimi giorni in una data da definire. Fino ad allora l’attuale management e il consiglio di amministrazione rimangono operativi con i medesimi poteri. Il presidente Dell’Orto, in base a quanto stabilito dallo statuto di SIAS spa, al fine di non interrompere l’operatività dell’azienda e per rafforzarla, ha indicato per la sostituzione dei due membri dimissionari il Dott. Gianangelo Bravo, direttore internazionalizzazione delle imprese e la Dott.ssa Cristina Colombo, direttore dello sport presso Regione Lombardia che hanno dato la propria disponibilità, a ulteriore conferma dell’interesse di Regione Lombardia in SIAS per il rilancio dell’autodromo. Su tale decisione il Collegio Sindacale ha espresso a maggioranza parere negativo, data l’imminente convocazione dell’assemblea dei soci. Il presidente ha invece ritenuto di fare la proposta di cooptazione, dato che non è ancora definita la data dell’assemblea e per non bloccare il piano di sviluppo di SIAS spa. L’ingegnere Andrea Dell’Orto, presidente e Ad di SIAS spa ha commentato: “La richiesta di revoca non ha una reale motivazione ed è perciò incomprensibile e infondata. Anche con il supporto e condivisione di quegli stessi consiglieri che oggi hanno rassegnato le dimissioni e chiesto la nostra revoca, da oltre un anno siamo al lavoro per rilanciare l’Autodromo, che abbiamo ereditato in condizioni economiche e organizzative disastrose.” “Abbiamo sempre lavorato con onestà e trasparenza, nell’esclusivo interesse dell’Autodromo di Monza così da garantirgli il ruolo che gli spetta, cioè quello di punto di riferimento mondiale per gli sport motoristici. Abbiamo lavorato all’ampliamento della stagione sportiva, all’allargamento e al potenziamento dell’offerta in campo dell’entertainment; abbiamo cominciato a proporre nel mondo l’autodromo sia come destinazione turistica che nel mercato degli incentive aziendali, valorizzando la bellezza e la capacità attrattiva del territorio.” “In questo senso – ha continuato Dell’Orto – SIAS spa è sempre più impegnata non solo per il rilancio dell’autodromo ma anche per fare in modo che dal 2017 si corra ancora il Gran Premio di F1 a Monza. Proprio a tal fine, oltre a mettere a disposizione parte delle risorse economiche per il rinnovo del contratto, in questi giorni stiamo lavorando intensamente con istituzioni e partner per arrivare a una soluzione positiva della vicenda e supportare la trattativa in corso. E’ pertanto da respingere ogni interpretazione maliziosa che attribuisce a SIAS ritardi o impedimenti nel rinnovo dell’accordo.” “Riguardo alla richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci per la revoca del presidente, ci sarà tempo per discuterne internamente: sono sicuro che troveremo una soluzione insieme ad ACM e ACI, all’insegna non solo dei buoni rapporti societari, ma soprattutto per unire le nostre forze per ottenere il grande obiettivo comune che è la conferma della F1 a Monza.”

 

 

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