Per l’Autodromo di Monza, i pericoli arrivano dall’Urbanistica

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Monza, Autodromo in pericolo. Questa volta le insidie per la pista di Formula 1 più famosa al mondo arrivano dall’ Urbanistica. Nella seduta di venerdì 26 settembre della Commissione Consiliare Urbanistica, è cominciata la discussione delle osservazioni pervenute in merito al Piano di Zonizzazione Acustica, elaborato per conto del Comune di Monza dallo studio De Polzer. Una delle osservazioni parzialmente accolte (la n. 6, identica alla n. 7) poi votata favorevolmente dalla sola maggioranza (PD, SEL, Italia dei Valori), è quella presentata dal Comitato per il Parco che prevede la riduzione delle giornate di deroga per le attività dell’Autodromo dalle attuali 26 a 18, oltre alle 36 previste e garantite dalla normativa nazionale che tutela le attività motoristiche.
Per il consigliere comunale della Lega Nord Simone Villa, è “un atto politico-amministrativo molto grave e dalle conseguenze potenzialmente assai negative per la sopravvivenza delle attività che si svolgono in Autodromo e che hanno necessità di deroghe specifiche per l’impatto sonoro (non solo le gare sportive di ogni categoria ma anche i concerti, le fiere, i festival)”. Il consigliere Lumbard insiste:”Per blandire i quattro gatti dell'”ambientalismo monzese che hanno voluto cogliere l’ennesima occasione per colpire a morte l’autodromo e le attività che in esso si svolgono, la maggioranza di sinistra non solo ha compiuto una scelta irresponsabile, che potrebbe diventare definitiva se non vi si porrà rimedio in Consiglio Comunale, ma ha pure smentito e messo in difficoltà il proprio sindaco Roberto  Scanagatti, che da mesi si dice impegnato a salvare il Granpremio di Formula 1e tutte le attività sportive e non che si svolgono nella prestigiosa location della pista”. Zonizzazione acustica: è questo il nome della nuova arma per “assassinare” l’Autodromo?

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