Monza, autodromo tra bufale e «schiaffi»

Autodromo: Stefano Domenicali di Vedano ex team manager della Ferrari
Autodromo: Stefano Domenicali di Vedano ex team manager della Ferrari

Monza, autodromo in pole tra bufale e «schiaffi». La Brianza che si presenta a questo importante appuntamento è un po’ come la Gallia di Cesare: tota divisa est. La battaglia per il controllo di Aci Milano e Sias entra nella sua fase acuta e gli schieramenti sparano i primi colpi. Carlo Edoardo Valli, l’uomo che ha traghettato in questi anni la pista monzese verso un lento declino (ma non è nemmeno colpa sua, forse di chi ha provocato gli scandali che hanno messo in ginocchio la pista monzese…) ha deciso di sponsorizzare una cordata che andrà ad occupare la carica di presidente Aci Milano che poi è la società che di fatto controlla tramite la Sias la pista più famosa al mondo. Della sua cordata fanno parte Michele Nappi, l’ottantenne campano di Nola, ma monzese di residenza, Luca Ronzoni, fedelissimo del presidente della camera di Commercio di Monza e Brianza. Il quarto uomo doveva essere Simonpaolo Buongirdino, potente vice di Carluccio Sangalli alla Camera di Commercio di Milano. Ma una litigata “feroce” ha indotto quest’ultimo a passare la mano. Il “casus belli” è stato il mancato avviso e coinvolgimento di Buongiardino nella cordata che tenta la scalata ai vertici Aci Milano. Una mossa inaspettata di Carlo Valli che ha irritato non poco Buongiardino inducendolo alle premature dimissioni. Non solo, ma per rafforzare la discesa in campo, Valli ha deciso di giocarsi la carta di Stefano Domenicali, brianzolo di residenza, ma soprattutto fresco ex team manager della Ferrari, come direttore dell’autodromo. L’unico uomo, secondo Valli, in grado di rilanciare la pista monzese. Peccato che Domenicali pensi a tutto tranne che di una sua venuta immediata a Monza. Magari in un futuro prossimo venturo. Per ora la carta Domenicali rimane una bufala. Strategie elettorali per attirare a se il consenso in vista delle elezioni di luglio. L’altra cordata è quella capitanata da l’ex pilota di Formula Uno Ivan Capelli e sostenuta dall’abile tessitore Enrico Radaelli, presidente dell’associazione “Amici dell’autodromo” e lo sponsor politico dome Geronimo La Russa, gioca in questi giorni le proprie carte convinta di farcela. Ne vedremo delle belle.

IL CALENDARIO – Le date sportive per le gare in pista sono fissate. Otto fine settimana di gara (lo scorso anno erano 13) e due appuntamenti con l’asterisco. Il Mondiale Fia Wtcc è previsto il 22 giugno ma come riserva, mentre il Porsche Club Nurburgring è ancora da confermare per metà novembre. Nel mezzo eventi vari per riempire i vuoti di una stagione che, in fondo, verrà salvata dall’ormai unica vetrina internazionale rimasta: il Gran premio d’Italia di Formula Uno che si correrà a settembre. L’attuale amministratore delegato di Sias (oltre che direttore dell’Aci Milano) Fabrizio Turci il 31 marzo andrà a coprire la carica di responsabile degli Automobile club del Nord Italia. Anche il direttore di Sias, Alfredo Scala e il consulente delegato ai rapporti con la Formula Uno, Federico Bendinelli, scadranno a luglio.

ATTI VANDALICI IN AUTODROMO – Giovedì scorso alcuni vandali si sono introdotti di notte all’interno dell’impianto monzese danneggiando la pista, in due zone diverse. L’intervento di tecnici e operai ha rimesso in condizioni il circuito di non sospendere l’attività. L’autodromo di Monza non sta decisamente attraversando un periodo fortunato. Nel 2014 ha perso la tappa del Mondiale Superbike per problemi legati all’omologazione della pista che è scaduta nel 2013 e non è stato possibile rinnovare per il 2014; un duro colpo per i tifosi del campionato delle derivate di serie. Ora ci si sono messi anche i vandali.

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