Auto del futuro, il “cervello” è ad Agrate Brianza

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St Microelectronics, azienda di Agrate, produrrà i chip delle auto autonome

Auto del futuro, il “cervello” è ad Agrate Brianza. Dopo essere entrata di diritto tra le aziende all’avanguardia nel mondo con la creazione dei sensori Mems (quelli che fanno ruotare lo schermo del cellulare) St Microelectronics è pronta a una nuova sfida: i chip delle auto autonome di quarto livello.

Auto del futuro ad Agrate: La novità

A dare l’annuncio alla Conferenza economica italo – tedesca che si è tenuta negli scorsi giorni a Berlino, è stato Carlo Bozotti, presidente e Ceo di StM. “Quest’anno StM metterà in produzione un chip di controllo pensato per l’auto autonoma di quarto livello” ha spiegato alla platea di imprenditori e politici tedeschi e italiani – In Italia costruiamo i mattoni dell’industria 4.0″.

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Auto del futuro ad Agrate: Il chip

Non si tratta certo di cosa da poco, visto che quando si dice “auto autonome di quarto livello” si sta parlando del penultimo gradino prima della macchina che guida da sola. Il nuovo chip sarà testato su auto Bmw e potrebbe aprire le porte di un mercato considerato oggi ancora avveniristico. Insomma, l’ auto del futuro a portata di mano. E per una volta Italia e Germania sullo stesso livello, passando dalla Brianza.

Auto del futuro ad Agrate: La produzione nel settore auto

StM non è nuova alla collaborazione con il settore dell’auto. Proprio l’azienda guidata da Bozotti è infatti la produttrice, diretta e indiretta, di circa 800 componenti montati sulla nuova Mercedes Classe E, la prima interamente digitale della casa tedesca.

Auto del futuro ad Agrate: I numeri

Una multinazionale con 7 miliardi di euro di fatturato, 20mila dipendenti in Europa e 40mila nel mondo. StM è una società a controllo pubblico divisa tra governo italiano e francese. In Italia le sedi principali sono Agrate Brianza e Catania. Una realtà che, comunque, non è andata esente dalla crisi occupazionale e dalle proteste sindacali per i tagli annunciati. Esuberi e mancati investimenti le accuse che hanno interessato anche il sito agratese.

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