È guerra aperta a “Il capitale umano”, ultimo film di Paolo Virzì ambientato in Brianza. A dichiarargli guerra l’assessore provinciale al Turismo, Andrea Monti. Il film? Denigra il territorio e prende i soldi dal Ministero per farlo. “Virzì descrive la nostra terra facendola diventare addirittura un modello negativo, da additare come portatore di tutti i mali del nuovo mondo e dei nuovi ricchi: scaltri, avidi e addirittura un po’ cialtroni”. Nel mirino gli stereotipi di casa e bottega, della “fabbrichetta” e del denaro facile: “Sarebbe una colpa – prosegue Monti sul suo blog – il fatto di essersi costruito e pagato la propria casa a costo magari di tanti sabati e domeniche mattina passate a lavorare con la schiena e la testa bassa? Di cosa ci si dovrebbe vergognare?”. Ma l’affondo arriva per ultimo, perché per descrivere la Brianza dei soldi, Virzì ne ha presi parecchi. Per la precisione – scrive l’assessore provinciale – 700mila euro dal ministero dei Beni culturali alla voce soldi per lo spettacolo. “Settecentomila euro proprio per realizzare questa pellicola in cui si descrive la nostra terra, la Brianza, come “paesaggio gelido, ostile e minaccioso”. Siccome si dà giusto il caso, caro Virzì, che proprio quella Brianza che tanto ti farebbe schifo, sia una delle aree che più contribuisce a finanziare i bilanci spreconi di questo Stato, ivi compreso il Ministero dei Beni Culturali, abbi almeno il buon gusto di restituire questi soldi, perché abbiamo buona ragione a sostenere che sono in buona parte soldi nostri, di brianzoli “avidi e arricchiti”! Insultaci, ma almeno non farlo a spese nostre. Un po’ di dignità quantomeno”.