Elena Centimetro al secolo Centemero, nelle sue scelte politiche ondeggia come la Madonna di Pompei portata in processione. Piange come quella di Czestocowa. Ride come la madre di Gesù nel film ‘Scusate il ritardo’ di Massimo Troisi. Ultimamente però assomiglia a quelle statuette made in China che trovi sulle bancarelle di un qualunque santuario e che tanto fanno incazzare i fedeli che credono nella Vergine. Si perché la decisione di diventare relatore della legge che chiude le Province non è stata digerita dal popolo azzurro che se non erro è proprio il colore della Madonna. Ma come proprio lei che ha fondato le sue fortune elettorali sui miracoli e sulla Brianza ora ha cambiato idea sulla seconda?
In Brianza la Centimetro é famosa perché alle rare manifestazioni elettorali a cui partecipava si portava dietro sempre la mamma pronta a difenderla dalle critiche. Faceva quasi tenerezza quando si metteva a piangere, lacrime vere e sincere non dubitiamo, quando non sapeva cosa dire agli astanti o alle domande di qualche giornalista non troppo rispettoso della sua carica di onorevole. Certo molti si mettevano a ridere e si chiedevano se oltre al fatto di avere fatto da insegnante di sostegno ai figli di Berlusconi, quale altra dote avesse per meritarsi tale carica a dispetto di altri che sul territorio hanno messo anima e sangue. E soprattutto avevano e hanno i voti. Come spiegare e giustificare i suoi disastri in campagna elettorale, per esempio a Lesmo, se non con uno sforzo che guarda alla bontà divina?
Spiegare invece come la sua inversione ad U sulla Provincia di Monza e Brianza questo diventa un po’ più difficile visto che passerà alla storia ( si fa per dire) come relatrice del disegno di legge che l’affosserà. E si vanta pure. Contenta lei.
Neanche facendo appello alla buona volontà, a fenomeni celesti o congiunzioni astrali particolari, si riesce però a dare un senso alla sua assenza in Commissione a Roma quando si stava discutendo della biblioteca dei ciechi di Monza, una delle realtà più importanti al mondo voluta dalla regina Margherita propria nella terza città della Lombardia. La sua città, dove l’onorevole Centimetro fa politica. Del resto, vista l’assoluta impossibilità nel giustificare razionalmente il perché della sua carica di onorevole, occorre sconfinare nel soprannaturale. Bisogna fare un atto di fede vero e proprio. Del resto suor Lucia e Bernadette ci hanno abituato ai miracoli. Anche la Brianza ha il suo…
Marco Pirola