Controllati gli ambulanti italiani, ma l’arabo no

Non tutti gli ambulanti sono uguali davanti alla legge. A Cesano Maderno, regno indiscusso del presidente della Provincia Luigi Ponti, per gli amici solo Gigi, ce n’è uno più uguale degli altri. Certo la sua “merce” non è di normale routine per un mercato di provincia come quello di Cesano. Il Corano infatti non si può dire sia un “libro” qualunque. Lui, islamico anche nel vestire, non si preoccupa più di tanto. Con il suo banchetto improvvisato colmo di libri sacri all’Islam, per tutto agosto si è piazzato nel bel mezzo del mercato cercando di vendere la merce agli astanti. Se ne sono accorti quelli di Forza Nuova di Cesano che da qualche mese sono particolarmente attivi anche nel resto della Brianza come testimonia l’episodio di Carate di cui daremo conto più avanti nello scorrere l’articolo. A questo punto sorge una considerazione spontanea: se la segnalazione arriva da un partito visto dagli altri come l’aglio per i vampiri è valida lo stesso? Ritengo di sì. Almeno come notizia. Per cui continuo. Sarà strumentalizzazione politica? Non certo da parte mia. Sarà che i seguaci di Roberto Fiore, a differenza di altri politici balneari, non sono andati in vacanza, fatto sta che il venditore abusivo ha fatto quello che voleva (propagandare il Corano) senza che nessuno dei vigili urbani, solerti con gli ambulanti italiani sui centimetri delle bancarelle, dicessero nulla. Nemmeno sui permessi. Anzi solo su quelli.
IL COMUNICATO DI FORZA NUOVA – “Ci chiediamo dove sia il sindaco Gigi Ponti, coordinatore provinciale del PD nonché presidente della provincia Monza-Brianza e chiediamo allo stesso una dura presa di posizione su questo abusivismo ideologico, per tranquillizzare la cittadinanza su un tema così caldo oggi, come l’immigrazione clandestina costituita a stragrande maggioranza da individui di religione islamica, e il conseguente pericolo di infiltrazioni tra loro, come già accaduto di recente, di terroristi islamici. Presa di posizione che aiuterebbe ad allontanare dal sindaco, e in caso contrario a confermare, i sospetti di essere lui ad aver spalancato le porte alle centinaia di immigrati nella bella Brianza”.

IL PRECEDENTE – Nella notte di Venerdì 21 Agosto, alcuni militanti di Forza Nuova hanno appeso uno striscione sul portone del municipio di Carate Brianza. “PRIMA I PROFUGHI ITALIANI“, questo il messaggio che hanno lasciato. Il partito di estrema destra ha motivato il blitz con il silenzio. Quello di Comune e Prefettura di Monza. Approfittando dell’assenza di tanti caratesi per le ferie di Agosto e senza comunicazioni ufficiali, la Prefettura, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, nella ex casa Cantoniera rimodernata in fretta e furia con i soldi dei contribuenti, sono già stati inseriti una ventina di immigrati pakistani. Dopo Monza, Limbiate è toccato a Carate. L’autunno caldo sul fronte immigrati per la Brianza è solo agli inizi.
m.pir.