Venditori abusivi di birra i re di San Giovanni sotto gli occhi dei vigili urbani
Abusivi Monza, una birra non si nega a nessuno. Professione “barista abusivo” durante i grandi eventi e giri l’Italia. A Monza non è stata eccezione. Soprattutto, se il caldo si fa sentire e il primo botto dei fuochi di San Giovanni tarda ad arrivare. Ma ancora di più se nessuno si è premurato di far osservare le regole all’interno del parco di Monza. Oltre 35.000 persone ieri sera (venerdì 24 giugno ndr) hanno assistito allo spettacolo pirotecnico. Successo di pubblico e pure di vendita di alcolici non autorizzata. In barba a tutto e tutti. Compreso il regolamento che vieta la vendita in bottiglie di vetro.
Abusivi Monza: l’organizzazione
Una squadra di venditori abusivi di birra e bevande ha invaso il Parco di Monza piazzandosi nei punti strategici anche all’ombra dei mezzi della Protezione civile. Ma non contenti, si sono organizzati anche con frigo bar, carrelli mobili con dentro ghiaccio. Un’occupazione militare insomma senza che nessuno avesse nulla da dire. I presenti grati per il servizio, le Forze dell’Ordine impegnate nel pur lodevole lavoro di gestione dell’evento di massa. Della Polizia Locale monzese nemmeno l’ombra. Per non parlare poi delle Gev, le guardie ecologiche volontarie. Tre settimane fa queste ultime erano state così solerti da costringere un gruppo di volontari della Croce Rossa di Monza a spostare un bilico a mano perché aveva due ruote posizionate su una fetta di prato. Ieri sera nemmeno si sono accorte dei “baracchini” (qualche decina) messi in piedi dagli abusivi venditori di bibite sparsi su tutto il protone. Ma fa nulla. Non è che uno può avere tutto e sempre.
Abusivi Monza: un business di successo
Quando si parla di venditori abusivi, si pensa a una situazione precaria. Un lavoro di comodo per tirare alla fine del mese. Talvolta, un impiego svolto da extracomunitari mandati allo sbando. Ai Fuochi di San Giovanni, niente di tutto questo. I tanti venditori abusivi, italianissimi e dall’aspetto mediterraneo, erano ben organizzati. Con tipico fare napoletano ammaliante erano inquadrati in un’organizzazione venuta apposta per incassare. I prezzi non erano tra i più bassi. Birre a 5 euro la bottiglietta e bevande a 3 euro (acqua minerale di quella che si compera al supermercato). Considerando la folla che è arrivata nel prato dietro Cascina Frutteto, basta fare qualche conto per arrivare all’ammontare dell’incasso. Scontrini? Neanche a parlarne.
Abusivi Monza: organizzazione significa successo
Zone ripartite a squadre di due persone e una postazione fissa nella via d’ingresso allo spettacolo dei fuochi d’artificio. I venditori abusivi avevano un’organizzazione degna di un vero e proprio servizio catering su due ruote. Secchi ricolmi di ghiaccio e bevande trasportate su carrelli. Le squadre di abusivi erano assegnate alle varie zone. Facendo lo slalom tra Protezione Civile e Croce Rossa, i venditori di birra hanno portato a casa lo stipendio e pure qualcosa in più.
Abusivi Monza: Polizia Locale è impegnata a dare multe agli automobilisti
Il fatto che le multe rendano (e non poco) è ormai dato per assodato. Ma, la sera di venerdì 24 giugno, la Polizia Locale aveva altro da fare. Sicuramente, l’impegno per il traffico è stato tanto e lodevole. Però, nemmeno un agente ha pensato di fare quattro passi all’interno del Parco e i responsabili del Consorzio in altre occasioni rigidi si sono dimenticati. Probabilmente credono ancora nel quadretto famigliare perfetto. Tovaglia a quadretti rossi e bianchi stesa sul prato, una fetta di frittatatona portata da casa e bottiglie di acqua. Meno male che ci sono gli autovelox a impegnare il tempo e a riempire il portafoglio del Comune.
marco pirola
Alessandro Galli